ST. PAUL, Minn.--(BUSINESS WIRE)-- Ecolab, leader globale nella sostenibilità che offre soluzioni e servizi per l'acqua, ha annunciato oggi i risultati del suo secondo studio annuale Watermark™, che esamina lo stato della gestione dell'acqua nel mondo.

Dalla ricerca di quest'anno è emerso come i consumatori continuino a essere molto preoccupati per i cambiamenti climatici e per l'accesso immediato all'acqua pulita e sicura, e queste preoccupazioni si traducano nelle loro abitudini di acquisto. La maggioranza dei consumatori di diverse regioni dichiara di aver smesso di acquistare prodotti che utilizzano quantità eccessive di acqua, soprattutto in Cina (80%), IMEA (69%) e America Latina (65%).

I consumatori affermano inoltre di essere disposti a pagare di più per i prodotti ottenuti in modo sostenibile, con un'ampia maggioranza in tutte le regioni disposta a pagare un supplemento del 1-4%. Questo fenomeno è più pronunciato in Cina (93%), IMEA (86%) e America Latina (75%).

"Indipendentemente dall'analisi dei dati, la sostenibilità è al centro dell'attenzione dei consumatori", afferma Christophe Beck, Chairman e Chief Executive Officer di Ecolab. "Oggigiorno le imprese si trovano a dover gestire consumatori che smetteranno di acquistare i loro prodotti e investitori che insistono per ottenere maggiori rendimenti. Fortunatamente, trattare la gestione intelligente dell'acqua come una questione prioritaria rappresenta un modo per soddisfare entrambe le esigenze, garantendo risultati finanziari positivi e proteggendo al contempo questa risorsa vitale."

Lo studio di quest'anno attinge ai trend identificati nel 2023 e include nuovi spunti interessanti:

• L'accesso all'acqua pulita e sicura è ancora considerato una preoccupazione fondamentale e la maggior parte delle regioni è più preoccupata per tale questione più nell'immediato che per il futuro. Le aree in cui queste preoccupazioni per i problemi legati all'acqua sono più pronunciate sono America Latina (90%), Cina (88%) e Stati Uniti (80%).
• I consumatori continuano a ritenere le aziende e i governi i maggiori responsabili della conservazione dell'acqua, ma la maggior parte non crede che questi soggetti si preoccupino abbastanza del problema. Questo vale in particolare per Stati Uniti, Europa, Asia Pacifico e America Latina, dove tra il 42% e il 51% degli intervistati ritiene che questi leader abbiano a cuore la questione della conservazione dell'acqua.
• I consumatori, inoltre, attribuiscono la maggiore responsabilità per la riduzione l'utilizzo dell'acqua a determinati settori, tra cui quello agricolo, alimentare e manifatturiero, spesso citati tra coloro che consumano più acqua.
• Sempre meno consumatori ripongono fiducia nella capacità di aziende e governi di affrontare la crisi idrica, dato che meno del 50% dei consumatori negli Stati Uniti e in Europa ritiene che le aziende e i governi si preoccupino della conservazione dell'acqua.

Lo studio Watermark 2024 di Ecolab evidenzia anche le differenze tra i consumatori in base alla regione e ad altri dati demografici degli intervistati. Ne emerge che la densità della popolazione è correlata al livello di preoccupazione dei consumatori per le questioni climatiche e idriche. Di fatto, i consumatori che vivono nelle aree urbane sembrano più preoccupati del cambiamento climatico rispetto alle loro controparti rurali. Questo fenomeno riguarda soprattutto i consumatori in Asia Pacifico (85%) e Stati Uniti (74%).

"Mentre gli abitanti delle aree rurali hanno da tempo compreso i potenziali impatti sul clima, i consumatori delle aree urbane stanno dimostrando una nuova consapevolezza di queste sfide", ha dichiarato Emilio Tenuta, Vicepresident Senior e Chief Officer per la sostenibilità di Ecolab. "Che si tratti di un'ondata di calore prolungata, di infrastrutture sotto pressione o di un accesso iniquo all'aria e all'acqua pulite, queste preoccupazioni stanno acquisendo sempre maggiore peso tra coloro che vivono e lavorano nelle grandi città di tutto il mondo."

Oltre ai risultati dello studio riguardanti tutto il mondo, dai dati specifici per gli Stati Uniti di quest'anno emerge che:

• Il 73% dei consumatori statunitensi ritiene che il cambiamento climatico sia personalmente importante, ma meno del 50% crede che i leader aziendali e i governi se ne preoccupino.
• La preoccupazione per l'acqua persiste tra gli adulti statunitensi, con l'accesso (71%) e la disponibilità di acqua pulita e sicura (80%) che suscitano notevoli preoccupazioni per il futuro.
• I consumatori statunitensi sono disposti a modificare il proprio comportamento per preservare l'acqua, con un terzo (33%) che si astiene dall'acquistare prodotti che ne fanno un uso eccessivo e più di due terzi (71%) che si dichiarano ottimisti sul fatto che la scarsità idrica possa essere affrontata in modo efficace.

La seconda edizione dello Studio Watermark di Ecolab è stata condotta in collaborazione con Morning Consult all'inizio del 2024 su un campione di adulti della popolazione generale e continuerà a essere riproposta annualmente. Per consultare i risultati completi a livello globale e per Paese, visita la dashboard interattiva all'indirizzo watermark.ecolab.com.

Informazioni su Ecolab:

Partner fidato per milioni di clienti, Ecolab (NYSE:ECL) è leader globale di sostenibilità e offre soluzioni e servizi in materia di acqua, igiene e prevenzione delle infezioni che proteggono le persone e le risorse essenziali per la vita. Affondando le sue radici in un secolo di innovazione, Ecolab conta $15 miliardi di vendite all'anno, impiega più di 46.000 collaboratori e opera in oltre 170 paesi in tutto il mondo. L'azienda offre soluzioni complete basate sulla scienza, informazioni basate sui dati e servizi di prim'ordine per migliorare la sicurezza alimentare, mantenere ambienti sicuri e puliti e ottimizzare l'utilizzo idrico ed energetico. Le soluzioni innovative di Ecolab migliorano l'efficienza delle operazioni dei clienti nei settori alimentare, alberghiero, indistriale, delle life sciences dell'assistenza sanitaria. www.ecolab.com

Seguici su LinkedIn @Ecolab, Instagram @Ecolab_Inc, Facebook @Ecolab e X @Ecolab.

(ECL-C)

Fonte: Ecolab Inc.