L'acqua è un affare di tutti
Proteggiamo la Direttiva quadro sulle acque per garantire la disponibilità di acqua pulita in Europa
Restando al fianco di altre 20 aziende, tra cui The Coca-Cola Company, Heineken e Dupont, Ecolab ha firmato una dichiarazione congiunta a sostegno della Direttiva quadro sulle acque dell'Unione europea, una delle normative sull'acqua più avanzate a livello globale, che punta a garantire la disponibilità di acqua pulita in Europa attraverso la gestione dei bacini idrografici. Questa normativa è al centro del dibattito locale-globale riguardante le soluzioni per la gestione dell'acqua.
Come leader globale in tecnologia e servizi per l'acqua in tutto il mondo, Ecolab si impegna a portare l'acqua in cima all'agenda climatica internazionale. Oltre all'esigenza di proteggere l'acqua come preziosa risorsa naturale, esiste un vincolo indissolubile tra l'acqua e l'efficienza energetica. Il risparmio di acqua porta al risparmio di energia ed entrambi contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Stiamo già affrontando problemi di scarsità d'acqua in molte regioni, alcune delle quali si trovano più vicino a casa di quanto crediamo, che stanno compromettendo lo sviluppo sociale ed economico. Non solo abbiamo lavorato con i clienti per implementare pratiche di gestione dell'acqua intelligenti, ma abbiamo anche collaborato instancabilmente con altre organizzazioni per fomentare un'azione collettiva di gestione dell'acqua.
Dal 2016 abbiamo intavolato conversazioni con aziende, istituzioni europee e ONG che condividono il nostro stesso modo di pensare, aumentando la consapevolezza del bisogno di fronteggiare orizzontalmente la questione dell'acqua mediante diverse policy. Queste comprendono non solo la normativa europea sull'acqua in sé, ma anche dossier relativi all'efficienza energetica, le emissioni industriali, l'agenda digitale e l'agricoltura.
Come parte di questo approccio olistico e collaborativo e in veste del mio ruolo di guida dell'impegno per le relazioni di Ecolab con le strutture governative in Europa, solo lieto di condividere che abbiamo sottoscritto insieme ad altre 20 aziende il documento WATER IS EVERYONE'S BUSINESS (L'acqua è un affare di tutti), una dichiarazione in cui si chiede di preservare la Direttiva quadro sulle acque dell'Unione Europea nella sua forma attuale. Questo è in linea con la campagna #Protectwater guidata dalle ONG, che difende la tutela di questa Direttiva durante la fase di revisione dal potenziale tentativo di ridurne la portata.
Riconoscendo il ruolo di guida dell'Unione Europea nell'agenda ambientale, al momento stiamo concentrando i nostri sforzi per dimostrare il potenziale inutilizzato dell'acqua per contribuire agli obiettivi dell'European Green Deal; nello specifico, quello di creare un continente climaneutrale entro il 2050 e di trasformare le economie europee in modelli circolari.
La Direttiva quadro sulle acque è stata essenziale per garantire che gli ecosistemi di acque dolci in Europa venissero protetti e risanati. Il concetto centrale è che l'acqua sia gestita in modo sostenibile attraverso i bacini fluviali locali di tutto il mondo. Sin dalla sua adozione nel 2000, il quadro ha fatto da guida per i business, che dipendono dalla stabilità sociale e ambientale generata da fiumi salubri.
Continuiamo a vedere grandi opportunità e sfide nelle modalità di gestione delle nostre risorse di acqua dolce. I business di tutta Europa dipendono dall'acqua per operare e crescere. La disponibilità di acqua dolce di qualità non solo è critica per i clienti, ma rappresenta anche stabilità, prosperità e pace per la nostra società ed economia. Questa risorsa indispensabile non può essere sprecata. L'acqua è una risorsa finita e se la domanda continua a crescere così bruscamente come le proiezioni delle Nazioni Unite suggeriscono, dovremo affrontare una riduzione della disponibilità di acqua dolce del 40% entro il 2030. Contrariamente a quanto molti credono, l'Europa non è esente da questo trend, il cui prezzo è esorbitante. La Commissione Europea ha osservato che, solo lungo il Reno, oltre 10 milioni di persone vivono in aree a rischio di inondazioni estreme; i danni potenziali di tali inondazioni in questa regione ammontano a 165 miliardi di euro.
Dalle inondazioni agli incendi forestali passando per la siccità, lo stress idrico non potrà che crescere in futuro, proprio come abbiamo già visto la scorsa estate in tutta Europa. Lo stress idrico rappresenta una vera minaccia per i business in tutta la regione, che fanno affidamento sull'acqua per produrre, pulire, riscaldare, raffreddare e produrre energia. Da Ecolab, riteniamo che come società non possiamo porre freni alla nostra ambizione e che dobbiamo continuare a sostenere norme severe a tutela dell'acqua in Europa. Qualsiasi potenziale riapertura della Direttiva quadro sulle acque, o di qualsiasi altra normativa relativa all'acqua per la stessa questione, deve soddisfare determinate condizioni per garantire che il dibattito porti a una normativa più severa. Non possiamo frenare gli sforzi compiuti dai governi, dai business e dalle comunità per garantire un'efficiente gestione dell'acqua. L'attuale Direttiva quadro sulle acque dell'Unione Europea fa parte di un pacchetto di strumenti volti alla salvaguardia e al risanamento delle acque in tutta Europa entro il 2027 e per questo deve essere tutelata.